Welcome, 2018.Capodanno 2018, buoni propositi e tiriamo le somme dell'anno appena passato

Potrei iniziare questo articolo dicendo che scriverlo è stata la scelta più naturale possibile, le frasi che escono da sole dalla tastiera e via.
Invece ammetto che ho pensato tanto, tantissimo alle parole da usare, a quello che volevo scrivere e, più in generale, se mandare tutto online o schiacciare “cestino”.
Perchè non amo le autocelebrazioni ma amo condividere un pezzetino di me qui, sul mio piccolo mondo virtuale che si affaccia sui vostri schermi: vita che si mescola ad altra vita, piccole realtà quotidiane che entrano in contatto pur essendo lontane. E’ questo il motivo per cui amo internet, ma questa è un’altra storia.

Potrei dirvi che questo 2017 è stato l’anno migliore di sempre oppure il peggiore, potrei dire che sono felicissima e grata di tutto quello che ho avuto ma la verità è che mi sono resa conto che questo, per me, è stato l’anno della coerenza.
L’anno in cui, per la prima volta da sempre, mi sono guardata dentro, ho fatto la conta di ciò che mi mancava e ciò che volevo e mi sono messa sotto col lavoro.
L’anno in cui le lamentele stanno a zero e le aspettative fanno spazio alla realtà.
L’anno in cui ho lavorato tantissimo, in primis su me stessa; l’anno in cui mi sono accettata per quello che sono e mi sono goduta tutto ciò che è stato.
L’anno delle sorprese che sono arrivate in risposta alle fatiche, è proprio vero: si raccoglie quel che si semina.

CAPODANNO 2018| Buoni propositi e tiriamo le somme dell’anno appena passato

Ho concluso il 2016 con un augurio: quello di non avere paura, mai.
Paura dei miei sogni, delle mie ambizioni, dei miei desideri; paura di ciò che sono e paura di deludere, paura di non essere abbastanza e paura di non vivere appieno.
Quanto tempo sprechiamo vivendo una vita che non vorremmo vivere?
Ho iniziato il 2017 sforzandomi di essere libera: libera da costrizioni mentali, libera da ansie e aspettative irrealizzabili.
Potrei dire che è stato facile, ma mentirei.
Perchè se il mondo esterno sa essere spietato, il mondo interno è anche peggio.
Non è stato facile, ma è stato necessario e ora, 2017 alle spalle, posso tirare le somme.
Ho demolito e costruito una nuova me stessa a suon di lavoro, fatica, lacrime e risate, tantissime risate.
Ho riscoperto la gioia che sta nel sorriso delle persone che amo e ho capito che l’arma più importante sta dentro la nostra testa.
Ho detto tanti no, ho rifiutato tanti lavori, ho declinato altrettanti progetti e mi sono arrabbiata quando mi sono trovata dentro a situazioni che non rispecchiavano chi sono veramente: ho lavorato tantissimo, testa bassa e innumerevoli ore di sonno rubate al mio già volubile ciclo sonno-veglia perchè quando si rincorre un sogno nulla è troppo.
Ho scoperto la soddisfazione di contare solo su me stessa e ho gioito quando ho incontrato, lungo la strada, persone per le quali valeva la pena abbattere le barriere.
Ho rinnovato l’entusiasmo nello stringermi tra le braccia di chi amo e gettato le basi per un futuro nuovo, una nuova indipendenza: better together, ora e sempre.
Mi sono scoperta più forte di quanto pensassi e anche più matura; ho ricevuto complimenti da chi mi conosce alla perfezione che mi hanno fatto capire quanta strada avessi fatto, ho lavorato con brand che mai avrei immaginato e ho viaggiato meno che nel 2016 ma con più consapevolezza.
Consapevolezza di chi sono, cosa faccio, dove sto andando.
Ho preso tantissimi caffè e ho avuto la prova che in questo mondo virtuale esistono ancora le persone con le quali perdersi in chiacchere come si fa tra vecchi amici.
Ho sfidato le mie paure come quella volta in Austria, ho gioito della libertà di un roadtrip davvero speciale in Sardegna e ho condiviso un po’ di me grazie ad un progetto davvero gratificante con Ebay; ho rivoluzionato la mia vita partendo dal rinnovare il mio piccolo grande mondo virtuale e ho scoperto un’amica davvero speciale con la quale condividere risate e shopping; sono ritornata nelle mie amate Canarie e ho finalmente visto Napoli, ho assistito per la prima e seconda volta al concerto dei miei idoli dell’adolescenza e ho portato avanti tanti, tantissimi progetti dei quali vedremo i frutti nell’anno nuovo.
Ho fatto tanto e una cosa è certa: questo è solo l’inizio.

Per tutti, un solo consiglio che vale sempre: non abbiate paura.
Per tutti, un unico augurio per questo 2018: non mollate mai.

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